L’aguzzino è il solito ignoto hacker che mette in giro un virus: questo, in particolare è un “Cryptolocker” ovvero un “Cavallo di Troia” che, all’apertura , cripta i dati dell’utente e chiede un riscatto per la sua decrittazione. Il virus si trasmette per email. In un messaggio si convince la vittima, che è creditrice di un rimborso per alcuni acquisti effettuati, ed in basso, si allega il modulo attraverso cui poter inoltrare la richiesta ai fini del suo ottenimento. Il file, con l’estensione “.cab” è in realtà un vero e proprio virus, travestito da innocuo modello. Un cavallo di Troia, per l’appunto. Questo tipo di virus , che costringe la vittima che voglia riappropriarsi dei suoi dati e liberarsi del malware, al pagamento una somma (che solitamente va dai 100 ai 300 euro), è noto anche come “Ransomware” (dalle parole “Ransom” = “.riscatto” e software).
Al momento non esiste un rimedio all’infezione virale, se non quella di effettuare una formattazione, prima che il dispositivo venga compromesso del tutto (sperando di aver preventivamente fatto copia dei files presenti sul dispositivo colpito).
Una prevenzione però c’è, ed è la solita che la Polizia Postale raccomanda a tutti gli utenti del mondo virtuale: evitare di entrare in siti sospetti e di aprire allegati di messaggi dalla provenienza sconosciuta, oltre a quello di cestinare immediatamente tali tipi di email.
Fuente:https://catania.liveuniversity.it/
Trabajando como arquitecto de soluciones de ciberseguridad, Alisa se enfoca en la protección de datos y la seguridad de datos empresariales. Antes de unirse a nosotros, ocupó varios puestos de investigador de ciberseguridad dentro de una variedad de empresas de seguridad cibernética. También tiene experiencia en diferentes industrias como finanzas, salud médica y reconocimiento facial.
Envía tips de noticias a info@noticiasseguridad.com o www.instagram.com/iicsorg/
También puedes encontrarnos en Telegram www.t.me/noticiasciberseguridad